Da quando nel gennaio 2012 la Apple ha rilasciato il programma di impaginazione per libri elettronici interattivi iBook Author, molte cose sono cambiate. 

Apple è riuscita a far fare un salto di qualità alla nuova forma libro interattivo, superando la semplice trasposizione di un libro di testo scolastico attraverso la scorciatoia della trasformazione in pdf, abitualmente usata dalle case editrici di libri scolastici.

Fino ad allora la trasposizione di un libro, pieno di fotografie, schemi, disegni e tabelle, compreso anche esercizi e altre forme tipiche dei libri di testo con lo strumento dell'eBook era impresa difficilissima se non impossibile.

Il formato eBook è nato soprattutto per la lettura di libri con testo a scorrere, come i romanzi. Il fatto che l'utente potesse decidere di cambiare il corpo del testo portava spesso all'inconveniente di non avere più le immagini nel punto prestabilito, ma in posizioni casuali, casomai di fianco a una parte di testo che diceva tutt'altro. E questo, se può essere un inconveniente da poco in un romanzo, dove le immagini hanno decisamente funzione secondaria, non sarebbe stato accettabile il un libro di testo scolastico.

iBook Author è leggibile su iPad del'Apple (per ora) e i libri si possono leggere con le stesse possibilità e opportunità insite nello strumento: scorrere, ingrandire, fermare con le gesta delle dita, sul touch screen, ma le immagini e i video sono sempre nel punto voluto dagli autori. Inoltre possono essere inserite altre situazioni interattive come immagini tridimensionali ruotabili a piacere dell'utilizzatore e immagini a "scorrimento temporale", ad esempio con lo scorrere di un dito si può vedere su una carta del mondo l'innalzarsi o meno delle temperature. Anche il sonoro.

Digital Index, piccola casa editrice esclusivamente digitale di Modena, si è subito confrontata con le nuove possibilità offerte dal programma.
Già in passato, in altri ambiti professionali, abbiamo lavorato varie volte con strutture museali, progettando i loro cataloghi.
I cataloghi di musei hanno funzioni abbastanza simili a quelle dei libri di testo: devono essere divulgativi, informativi, a volte didascalici; presentano di solito molte fotografie di materiali, che devono essere inquadrate in momenti storici o artistici, ecc.

Per questo si è preso un libro già editato in forma tradizionale, la GUIDA AL MUSEO ARCHEOLOGICO E PARCO ALL'APERTO DELLA TERRAMARA DI MONTALE (Modena), per la quale si avevano già a disposizione testi e immagini e la si è rieditata in forma digitale interattiva, in formato iBook.

Le terramare sono villaggi dell'età del bronzo presenti nella parte centrale della pianura padana, e il parco Archeologico e Museo all'Aperto della Terramara di Montale è uno dei primi musei open-air in Italia che ha proposto la ricostruzione di parte del villaggio, gli scavi visitabili e laboratori di archeologia sperimentale e didattica.
E la sua Guida presenta tutto questo.
Su questo progetto è stato coinvolto anche il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena che è l'istituzione a cui il Parco di Montale fa riferimento.

L'iBook che ne è risultato risponde pienamente al libro a cui fa riferimento, facilitandone però con le forme interattive che può utilizzare, l'uso e la funzione divulgativa e didattica.
Particolarmente importanti sono le possibilità di inserimenti di video e di "gallerie" di immagini.

I video riescono a fornire una visone completa dello spazio e degli ambienti, e soprattutto riescono a restituire nella sua integrità di tempi e modi anche le dimostrazioni di archeologia sperimentale (ad esempio la fusione del bronzo, la realizzazione della ceramica) mentre l'uso delle gallerie di immagini permette di vedere e confrontare nello stesso punto del libro, più immagini in sequenza.

Questo è stato di estrema importanza ad esempio nella descrizione dello scavo archeologico, che ha dimostrato la presenza di 11 fasi successive della vita del villaggio, ognuna delle quali ha lasciato varie testimonianze, di cui la più rappresentativa è la l'immagine del suolo nei diversi 11 periodi. La possibilità di scorrere con un semplice gesto del dito le immagini dei vari suoli in sequenza, la possibilità di ingrandirli a tutto schermo, e di vedere o meno le didascalie esplicative, di tutti i vari livelli, nello stesso punto del libro, è impressionate nella sua chiarezza espositiva. La stessa cosa è stata fatta per la presentazione dei disegni di rilievo dei materiali archeologici ritrovati: in una sola galleria, che occupa lo spazio che in un libro tradizionale occupa un'immagine hanno trovato posto fino a 17 elementi differenti, tutti ingrandibili a tutto schermo, con le loro legende e didascalie.
In più si può intervenire sul testo, sottolineando o inserendo note, collegarsi al glossario o linkarsi a siti web inerenti i contenuti.

Un'altra cosa molto importante che si può fare con questo formato, anche se non è stata utilizzata in questo libro, ma che può essere molto utile nei libri di testo scolastici, è l'inserimento di esercizi e test interattivi, con possibilità di inserire da parte degli studenti le risposte che possono essere immediatamente verificate.

Per ora la tecnologia permette dunque di fruire di questo straordinario formato solo sui Tablet dell'Apple, ma sicuramente, nei prossimi mesi, anche gli altri produttori permetteranno di poter utilizzare libri didattici come questo.

A questo punto non posso che consigliare di guardare il risultato.

Filippo Partesotti, casa editrice Digital Index - Modena